giovedì 3 gennaio 2008

Amedeo Lia regala la sua opera più importante ai milanesi

Il Museo Civico di arte antica, medievale e moderna intitolato ad Amedeo Lia è stato istituito nel 1995 ed inaugurato nel 1996 in seguito all’importante donazione che Amedeo Lia e la sua famiglia hanno compiuto al Comune della Spezia. Realizzato in tempi brevissimi, secondo l’espressa volontà contenuta nell’atto di donazione, il Museo è ospitato nel seicentesco complesso conventuale dei Frati di San Francesco da Paola posto lungo la via Prione, per l’occasione recuperato ed adattato all’esigenze di allestimento. Da qui in poi l'Amministrazione della città ha iniziato un percorso di sviluppo artistico con un sistema museale in espansione seppur non di primissimo livello. Veniamo all'oggi. Una notizia, fatta passare sotto silenzio da tutti i mass-media locali, ha sconvolto e probabilmente preso definitivamente a calci nel culo la mia (e di molti altri miei concittadini) speranza di far decollare La Spezia come città d'arte...leggete e incazzatevi!

Si arricchisce di una nuova importante opera, un dipinto leonardesco di eccezionale valore storico e artistico, la Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano.
Si tratta della
Madonna Lia, eseguita attorno al 1495 da Francesco Galli, detto Napoletano (Napoli, ? - Venezia, 1501), allievo di Leonardo, che raffigura una Madonna con bambino, che prende il proprio nome dal collezionista Amedeo Lia che ne fa dono alla città di Milano. La tela propone un tema molto caro a Leonardo, replicato e reinterpretato dai suoi allievi in numerose versioni.
È nello sfondo del dipinto l'elemento iconografico di particolare interesse e di chiara matrice leonardesca che ha indotto Amedeo Lia a destinare l'opera alle Civiche Raccolte d'Arte di Milano. Alle spalle della Madonna, due finestre si aprono su un paesaggio ideale che attira lo sguardo.
Sulla destra, una veduta del Castello degli Sforza, con due possenti torrioni circolari che rinserrano la fronte principale rivolta verso la città. Con questo dono destinato al Castello Sforzesco, dunque, Amedeo Lia restituisce significativamente il dipinto al luogo che esso rappresenta. Questa donazione avviene a distanza di dieci anni dall'apertura del Museo Lia di La Spezia, voluta da Amedeo Lia a suggello del dono alla sua città di adozione della sua straordinaria collezione, nota a livello internazionale: una raccolta di dipinti, miniature, sculture, oggetti di arte antica che compone una sorta di compendio di arte italiana dal Duecento al Settecento.